"Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male" (F. W. Nietzsche)


Sesso e temperamento, Margaret Mead

18.07.2010 15:59

 Abbiamo visto che gli Arapesh, uomini e donne, presentano una personalità alla quale, nei limiti storici della nostra ricerca, si può riconoscere un carattere materno (se si considera il comportamento nei confronti della prole) e femminile (se si considera il comportamento sessuale). Abbiamo trovato che tanto gli uomini quanto le donne sono educati alla collaborazione, alla non aggressività, alla comprensione delle necessità e delle esigenze altrui. Nulla fa pensare che, in questo popolo, il sesso sia una rotante forza motrice, né nell'uomo né nella donna. In netto contrasto con queste caratteristiche, abbiamo constatato che fra i Mundugumor tanto gli uomini quanto le donne si sviluppano in individui duri, crudeli, aggressivi, con una carica sessuale positiva e gli aspetti materni ridotti al minimo. Tanto gli uomini quanto le donne si avvicinano a un tipo di personalità che, nella nostra cultura, può apparire soltanto in un maschio indisciplinato e molto violento. Né gli Arapesh né i Mundugumor presentano alcun contrasto fra i sessi; l'ideale arapesh, infatti, è rappresentato da un uomo mite e sensibile sposato a una donna mite e sensibile, mentre l'ideale mundugumor è rappresentato dall'uomo violento e aggressivo, sposato a una donna violenta e aggressiva. Nella terza tribù, i Ciambuli, abbiamo trovato il vero e proprio rovescio della nostra cultura, con la donna in veste di partner dominante, direttivo, impersonale, e l'uomo nella posizione di minore responsabilità e di soggezione sentimentale. Queste tre situazioni diverse e contrastanti suggeriscono una conclusione molto precisa. Se quegli elementi di temperamento che noi, per tradizione, consideriamo femminili, - come la passività, la sensibilità, la propensione a curarsi dei bambini - possono tanto facilmente, in una tribù, entrare a far parte del carattere maschile, e in un'altra tribù essere invece esclusi sia dal carattere maschile sia da quello femminile, almeno per quanto riguardi la maggioranza degli uomini e delle donne, viene a mancarci ogni fondamento per giudicarli legati al sesso. 

Le osservazioni da noi raccolte fanno pensare che molti dei tratti cosiddetti maschili e femminili, se non tutti, non sono legati al sesso più di quanto lo siano il modo di vestire, le maniere, l'acconciatura del capo, che una società assegna a questo o a quel sesso in un momento qualsiasi della sua storia. Se osserviamo il comportamento di un uomo o una donna arapesh tipici in contrasto con quello di un uomo o una donna mundugumor tipici, non possiamo che riconoscere la forza determinante del condizionamento sociale.

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